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Sabato 08 Ottobre 2022
A Riccardo Giacconi il premio Nobel per la fisica
L'8 ottobre 2002 viene annunciato a Stoccolma (Svezia) che il Premio Nobel per la fisica è assegnato all'italiano Riccardo Giacconi «per i lavori pionieristici nel campo dell'astrofisica che hanno portato alla scoperta delle origini cosmiche dei raggi X». Con Giacconi, vincono il Nobel Raymond Davis Jr. (Stati Uniti) e Masatoshi Koshiba (Giappone). Giacconi nasce il 6 ottobre 1931 a Genova e, laureatosi in Fisica a Milano, dedica la sua carriera di ricercatore agli studi sulle emissioni di raggi X nell'universo che identifica la prima volta nel 1962. I suoi studi aprono la strada alla scoperta dei buchi neri e dei resti di Supernovae. Le tappe più importanti della sua carriera sono il lancio del satellite Uhuru, dedicato allo studio dell'astrofisica dei raggi X, lanciato dalla base San Marco dell'Universitá di Roma nel 1970; la nascita del primo osservatorio spaziale a raggi X, che si realizzò nel 1978 con il lancio del telescopio Einstein; la nomina, nel 1981, a direttore dello Space Telescope Institute della John Hopkins University in Baltimora; e infine la nomina, nel 1992, a direttore generale dell'ESO (European Southern Observatory), il più grande osservatorio astronomico terrestre. Nel 1999 Riccardo Giacconi, grazie alle rilevazioni del satellite Chandra, che ha iniziato a progettare nel 1976, riesce a fornire una descrizione quanto mai dettagliata dell'universo a raggi X. Giacconi è dal 1977 cittadino americano. Il suo compito principale in questi ultimi anni è dirigere l'istituto di Baltimore (Maryland, Usa) che gestisce il telescopio spaziale Hubble.
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